Il Pastaio Matto
Salvo Terruso uno degli chef ufficiali addetti all'area food a casa del festival del cinema italiano 2024, conosciuto come “Il Pastaio Matto”, è uno Chef, un “Cuciniere” come ama definirsi.
È nato a Palermo, ma le sue origini sono Monrealesi, in quanto entrambi i genitori di Monreale, ridente cittadina normanna a pochi chilometri da Palermo.
La Storia del Pastaio Matto
Salvo Terruso conosciuto come “Il Pastaio Matto”, è uno Chef, un “Cuciniere” come ama definirsi.
È nato a Palermo, ma le sue origini sono Monrealesi, in quanto entrambi i genitori di Monreale, ridente cittadina normanna a pochi chilometri da Palermo.
La sua passione per la buona cucina ed in particolare per quella popolana e siciliana, è ereditata dalla famiglia materna, infatti la sua infanzia e l’adolescenza la trascorre ad osservare nonna Nina mentre preparava la pasta fresca e Nonno Pippinu cuciniere dell’epoca, nella Taverna di Salita Valenza a Monreale.
Perché Il Pastaio Matto…
È Nonna Nina a dargli questo soprannome, perché da bambino anziché giocare con i cuginetti, l’affiancava in cucina quando preparava la pasta fresca(i maccarruna), facendo sempre le forme più “strane”.
Salvo Terruso, crescendo con questa grande passione per la cucina, è molto creativo ed anche un’appassionato anche di arte e di moda, dopo gli studi scolastici anziché intraprendere la strada alberghiera, intraprende il settore della moda, e dopo diverse esperienze su tutto il territorio italiano, diventa un Visual Merchandiser per la Rinascente, la grande catena di Grandi Magazzini presenti in tutte le maggiori città italiane.
Salvo Terruso, malgrado abbia intrapreso una strada differente da quello ch’era stato il suo primo amore, la cucina, in concomitanza alla sua attività lavorativa di creativo nel settore della moda, si introduce brillantemente nel settore dei Personal Chef (anche se lui non si definisce uno Chef ma un Cuciniere come Nonno Pippinu, suo ispiratore).
Negli anni ‘90 infatti incomincia a cucinare in feste private per amici e conoscenti, e con il tempo riesce ad affermarsi in questo settore, partecipando in un trentennio a innumerevoli Eventi, Feste private e Cooking Show per Aziende, Comuni e Manifestazioni su tutto il territorio italiano.
Ad oggi ancora non ha un suo Ristorante (anche se è nei suoi progetti 2024), però la sua esperienza trentennale nel settore della ristorazione lo hanno portato a farsi conoscere anche a livello social, e quindi negli anni della pandemia e del lockdown, con il suo personaggio “Il Pastaio Matto” acquisisce ampi consensi con i suoi primi piatti, trovando dimora in una pagina Instagram che oggi conta più di 100.000 mila followers.
”Il Pastaio Matto”, oltre ad essere un Cuciniere, oggi è un personaggio siciliano legato alla pasta e non solo, al racconto di aneddoti di vita dei suoi nonni, in particolare di Nonno Pippinu con la sua Taverna di Monreale.
Attraverso i suoi Primi Piatti, attraverso i suoi Shoowcooking, ma anche attraverso le sue pagine Social, oltre a divulgare e valorizzare i prodotti e le aziende Made in Sicily, trasmette i valori, la storia e l’arte della cucina semplice di altri tempi, ma nello stesso tempo attuale.
Salvo Terruso ha partecipato a diversi eventi e Cooking Show con il patrocinio della Regione Siciliana per la promozione e lo sviluppo dei prodotti del territorio in diversi Comuni, ha partecipato con dei Cooking Show al Fancy Food 2023 (New York), al Vinitaly 2023 (Verona), a Mediterraria 2023 (Catania), a Taormina Sciarm 2023 (Taormina), a Divine Experiences 2023 ( ), a Food&Artisan Days Sicily 2023 (Palermo), a Expocook 2024 (Palermo).
Nel Giugno 2023 al Festival del Cinema Italiano svoltosi a Milazzo, è stato lo Chef Ambassador per un’azienda di Pasta Siciliana.
Oggi oltre ad occuparsi di eventi pubblici e privati e Cooking Show, ed a essere un personaggio popolare sui Social, con oltre 100.000 Followers su Instagram, Salvo Terruso Il Pastaio Matto, sta scrivendo un libro dove racconta la sua Storia da bambino ad oggi, l’amore per la cucina, per i primi piatti, i “cunti” di Nonno Pippinu tra i tavoli della Taverna di Monreale di Salita Valenza.